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mercoledì 18 marzo 2020

Grado Enduro 2020 Cosa dice di noi la stampa. Articolo del "Il Piccolo" di oggi

Grado Enduro 2020
Cosa dice di noi la stampa. Articolo del "Il Piccolo" di oggi
Siamo sotto attacco dei soliti ambientalisti del piffero ...
Per chi ha voglia che si legga la mia risposta su un gruppo fb gradese ...
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Titolo del giornale infelice; per chi come qualcuno si sofferma a leggere solo il titolo e guardare le figure può sembrare che sia una gara senza autorizzazioni, ma non è così, si sa i giornalisti cercano sempre titoli sensazionali ma menomale che leggendo anche la risposta del presidente del motoclub, una persona con buon senso puo’ fare un confronto.

Il Motoclub di Grado ha presentato tutte le domande e ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento della gara che ha richiamato migliaia di persone e riempito alberghi pizzerie e ristoranti fuori stagione e proprio per questo ha ottenuto il patrocinio del Comune che ringraziamo.

Per le domande ci siamo avvalsi di un professionista gradese molto competente proprio per non sbagliare per richiedere tutte le autorizzazioni possibili per organizzare l’evento; siamo in Italia percio’ richieste a: comune, provincia, regione, ambiente, demanio, capitaneria, forestale, carabinieri, polizia locale, protezione civile ecc oltre al benestare del CONI e della Federazione Motociclistica Italiana.

Assieme a tecnici del comune, dopo attenta visione delle mappe, abbiamo valutato il percorso della gara più adatto e meno invasivo, senza mai passare nei siti indicati da Legambiente, consapevoli che in alcune zone esistevano dei vincoli.

Purtroppo il presidente di Legambiente Monfalcone che ci accusa, non è ben informato e non sa che la zona del bosco da pineta ai campeggi è quasi tutta proprietà privata, e proprio per questo il motoclub Grado ha ottenuto l’autorizzazione dal proprietario sia a pulire le vecchie stradine e sentieri del ex Lido del Carabiniere. I soci del motoclub hanno fatto un lavoro di pulizia eccezionale, il bosco è abbandonato da anni, rovi e alberi caduti dappertutto ne impediscono l’accesso, rifiuti abbandonati ecc.

In un mese di preparazione e pulizia del bosco abbiamo portato in discarica frigoriferi, biciclette e altri rifiuti ingombranti più noi che i volontari di Legambiente che si fotografano con le loro casacche di plastica quando fanno le loro pulizie “promozionali” da mandare le foto al giornale di turno.

Ad oggi tutti i sentieri dove sono passate le moto sono stati messi in ordine e in molti, prima del divieto di uscire di casa a causa del coronavirus, li hanno usati per passeggiare o girare in bicicletta, cosa prima impossibile.

A Monfalcone Legambiente ha fatto già i suoi danni, ha cercato in tutti i modi di impedire a migliaia di diportisti locali di poter recarsi nelle secche dei Caregoni in barca, ma fortunatamente è nata una associazione che le ha dato contro a ragione, e adesso vengono a fare la morale a Grado, ma per piacere.

Antonio Tortora Vice Presidente Motoclub MMVV Grado

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