RESOCONTO 1000 DOLORI 2014 TROFEO NINO RANA
Uno splendido e inaspettato weekend di sole e caldo ha accolto la famigerata 1000 dolori, giunta ormai alla decima edizione, svoltasi il 27 e 28 settembre 2014 anche quest'anno nel crossodromo di Gonars.
La creatura ideata anni or sono dal mitico Giovanni "Nino Rana" Zuppelli è ora portata avanti in sua memoria da quei sciopadi delle "motovecieveloci", un conglomerato di scapestrati appassionati per tutto ciò che ha due ruote, possibilmente coi tasselli, ha molti anni e un motore che fa parecchio rumore.
Coadiuvati dall' instancabile leader Toni Tortora e dalla Romy, i nostri sono stati appoggiati nella logistica dal famoso Edi Comisso, figura conosciutissima In ambito fuoristradistico Triveneto da tempo immemore, assieme ad una sparuta rappresentanza del "Mal de ossi Racing team" più qualche volontario, vista la mole di lavoro che li ha tenuti attanagliati nella bassa friulana per una settimana intera.
Il programma della manifestazione prevedeva nella giornata di sabato le moto
d'epoca, ai minicross e gli immancabili motorini, mentre la domenica è stata dedicata alle moto moderne, ai minicross e ai cinquantini.
Splendido a detta di tutti, tranne qualche solito insoddisfatto, il tracciato di circa 4,5 km ricavato all'interno dell'area della pista di cross, ne sfruttava buona parte di salti, curve e rettilinei, e gran parte della pista di autocross, per poi snodarsi in un bellissimo e tecnico tratto fettucciato che ha messo a dura prova uomini e mezzi, fatto di tratti sconnessi, salite, curve in contropendenza, tratti in piano e veloci.
Una vera prova speciale di circa 6 minuti per tutti i gusti insomma, in breve un misto mare.
Giornata relativamente tranquilla il sabato, una settantina gli iscritti al sabato, per lo più moto vecie e una manciata di motorini.
Tutti hanno potuto sfoggiare le loro abilità nel veloce tracciato, potendo finalmente sfruttare a pieno le brutali potenze dei rabbiosi 2 tempi a doppio ammortizzatore.
Turni di prove libere per saggiare le asperità del terreno, prova di accelerazione e manche di cross si sono susseguite durante la giornata, più una inaspettata sorpresa: parata storica fino al centro del villaggio con tanto di scorta municipale a moto vecie e motorini, con sosta e aperitivo al Bar del paese.
Un simpatico ed insolito evento per gli increduli abitanti di Gonars, un colorato guazzabuglio di moto infangate e motorini che si snodava pacifico per le strade di tutti i giorni, cosa che chi ha raggiunto e oltrepassato gli 'anta ha vissuto in prima persona senza rischiare processi per direttissima come succede agli sfortunati giovani dei giorni odierni.
Nel tardo pomeriggio si son poi svolte le premiazioni per tutti, con abbondanti fiumi di birra e grappa ad innaffiare la riuscita della prima giornata, che si sono protratti fino a tarda notte e che ci permettiamo di aggiungere, a giudicare dalle facce stanche ed insonnolite alla mattina seguente degli organizzatori.
La mattina seguente appunto, ore 8 già fila alle iscrizioni mentre i reduci dei bagordi del sabato sera si aggiravano per il paddock con aria spaesata…
170 circa le moto la domenica, più una dozzina di motorini e diversi mini. Inesistente il programma di giornata, come del resto il briefing per delucidare i presenti sul da farsi, tutto avveniva un po' a voce e un po' a piacere a seconda delle necessità.
Giravano addirittura voci inquietanti, con il chiaro intento di scoraggiare i meno preparati, che a metà percorso era stata allestita in segreto una mulattiera artificiale e che venisse abbondantemente bagnata per ricreare il caloroso rituale della compagnia della spinta… conoscendo il Nino e i suoi scagnozzi non c'era nulla da meravigliarsi!
Pronti via ... con le prove libere aperte a tutte le moto moderne e non, alcune molto datate con più di 20 anni di fango e polvere all'attivo, un piacere rivedere moto di metà anni novanta ancora piene di grinta e voglia di correre a fianco ad altre decisamente più competitive e tecnologicamente all'avanguardia.
La tanto temuta mulattiera fantasma non c'era, ma un tratto del percorso ha messo in difficoltà più di qualcuno.
Un breve strappetto sottobosco creava un tappo fin da subito con tanto di moto in fila e piloti spazientiti, sembrava di essere in una gara di Triveneto ad Ampezzo dei primi anni 90!
Poi le insidiose contropendenze mietevano le prime vittime. Chi spingeva il proprio mezzo su per la collina delle acacie, gente che si ribaltava da ferma, chi brontolava sotto il casco e pensare che non c'era fango!
Poi il percorso si snodava in un bel tratto fettucciato misto-veloce per poi sbucare di nuovo sul tracciato permanente, dove i crossisti sfoggiavano le loro abilità aeree.
Insomma, la collaudata esperienza del sodalizio Gradese ancora una volta ha accontentato un po' tutti, giovani e meno giovani, allenati e non.
Via via si susseguivano le prove libere, intervallate da pause per innaffiare la pista causa polvere. Poi il via alle gare: prima i cinquantini assieme ai motorini, poi le 125, 250 2t, 250 4t e la "oltre 4t", due giri ciascuno (a nostro avviso forse per i motorini uno era sufficiente!) più l'assoluta "open" per "i più forti".
Alla fine, giri liberi fino ad esaurimento scorte per chi ne avesse ancora… La cronaca della giornata ci obbliga a denunciare un grave episodio accaduto.
Prima della partenza della "oltre 4t", categoria numerosa a tal punto da dividerla in due batterie, accadeva il fattaccio. Partenza falsata dal direttore di gara, nonché organizzatore Toni, in combutta con uno sparuto gruppo di partecipanti ai quali piace vincere facile…
Risultato partenza a sorpresa in pieno Nino's style. Chi vi scrive è stato vittima di questo ignobile atto, già presentato il reclamo e attualmente in fase di studio della federazione competente.
A fine giornata il tracciato era un campo di battaglia, nessun ferito grave fortunatamente, tranne un disperso tutt'ora non ritrovato dai volontari della Protezione Civile impegnati nelle ricerche.
Le premiazione si sono svolte regolarmente con i trofei per i primi e la immancabile bottiglia di succo d'uva per tutti,.
Stanchi ma felici di essere stati partecipi di un evento che entrerà nell'annuario del fuoristradismo regionale; un grazie sentito a tutti coloro che hanno lavorato sodo per la riuscita dell'evento e soprattutto ai muli delle MMVV, che con poco ma tanta passione hanno regalato una splendida giornata in moto a tutti i partecipanti.
All'imbrunire un triste paddock vuoto e i soliti irriducibili radunati attorno al chiosco a festeggiare con un brindisi la due giorni, non lontano un manifesto con su scritto
"CIAO NINO ".
S.U.
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